Il candidato sconfitto alle primarie ora aspetta una mossa da parte della sua ex vice. Bonaccini potrebbe essere nella nuova squadra.
Dopo aver rifiutato qualsiasi collaborazione, Schlein ci ripensa: un ruolo apicale per Bonaccini potrebbe essere utile per tenere dentro al Pd i riformisti in fuga verso le sponde renziane. Alla vigilia delle primarie, la neo segretaria aveva scongiurato qualsiasi ticket con il suo ex governatore di regione. Per lei Bonaccini rappresenta la vecchia idea di partito, patriarcale. Mentre da parte sua il governatore emiliano aveva dichiarato che in caso di vittoria avrebbe chiesto una mano anche a Schlein. Ora c’è da fare la squadra del partito e la segretaria potrebbe rimangiarsi le sue parole.
«Tocca a Elly Schlein valutare per prima eventuali proposte al sottoscritto così da costruire un quadro di un Pd che certamente ha una segretaria che si chiama Elly Schlein, ma che ha anche visto quasi la metà degli elettori esprimere la preferenza nei miei confronti» ha dichiarato Stefano Bonaccini. Un dato di fatto che non si può ignorare e non può ignorarlo nemmeno la neo segretaria anche se punta alla ristrutturazione completa del partito, almeno è quello che si propone di fare.
Il ruolo del governatore nel nuovo Pd
Ma la vecchia classe dirigente è tutta lì e l’ha anche sostenuta nella sua corsa al Nazareno. Ora Bonaccini, che forse più di lei avrebbe messo fine alle correnti del Pd, potrebbe diventare il suo vice segretario o presidente. I ruoli saranno decisi all’assemblea di domenica. Il governatore emiliano vorrebbe il ruolo da presidente, più coerente rispetto a quello di vice di Elly Schlein. Il ruolo di garante è abbastanza complesso perché deve vigilare sulla vita interna del partito.
Anche Romano Prodi consiglia a Schlein di collaborare con Bonaccini per consolidare la natura del partito. Ora il governatore aspetta una telefonata della neo segretaria, che ancora non ha risentito dopo la vittoria alle primarie, per una proposta di collaborazione anche se il tempo stringe. Ma “avremo sicuramente modo di risentirci e valutare insieme il modo migliore per essere utili al Partito democratico” rimarca Bonaccini.
